Non troppi anni fa se ne ignorava l’esistenza. Oggi sono oltre 6.200 le persone che sono state certificate dall’Ats di Brescia come affette da celiachia e il dato – che non tiene conto dei tanti ancora inconsapevoli – è in continua crescita.
A indicarlo chiaramente è il trend dei numeri: nel 2018 erano 5.371 (quasi mille in meno) e già un anno dopo (2019) i celiachi certificati erano saliti a 5.605, mentre nel 2022 (ultimo dato disponibile) si è saliti a 6.258. Inoltre l’età media dei pazienti è di soli 38,5 anni (solo tre su dieci sono maschi), valore che se confrontato con l’età media della popolazione indica come siano numerosi i casi mai individuati.
La celiachia, lo ricordiamo, è una malattia infiammatoria dell’intestino (da non confondere con l’allergia al grano) causata dal glutine. In farmacia esistono farmaci che risolvono parzialmente il problema, ma la soluzione più valida è quella di tenersi lontano da tutti gli alimenti che contengono glutine: parliamo concretamente di tutti i preparati che contengono i principali cereali, come pasta, pane, pizza, biscotti e torte, anche se in commercio sono sempre più frequenti le varianti gluten free degli stessi prodotti.
L’ingestione di cibi a base di glutine può provocare diarrea e infiammazione cronica e malnutrizione (oltre a diversi altri effetti correlati). E – alla lunga, se non opportunamente considerata – può provocare anche tumori all’intestino.
In occasione della Settimana della celiachia, lo ricordiamo, sono numerose le iniziative messe in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. Proprio oggi (mercoledì 15 maggio) nelle mense delle scuole primarie della città verranno serviti 5mila pasti senza glutine.