I legali di Davide Fontana – l’ex bancario e attore hard che l’11 novembre del 2022 ha barbaramente ucciso la 26enne Carol Maltesi, nascondendone il cadavere e sostituendosi a lei per 69 giorni – hanno presentato ricorso contro la condanna all’ergastolo pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano il 21 febbraio di quest’anno.
In primo grado, lo ricordiamo, Fontana era stato condannato a 30 anni, senza le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei futili motivi. Una sentenza che aveva fatto molto discutere per l’entità della pena, ma anche per le motivazioni, che a una parte dell’opinione pubblica erano sembrate colpevolizzare implicitamente la vittima. Mentre nel secondo grado i giudici hanno riconosciuto le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, comminando al 45enne il massimo della pena: l’avrebbe uccisa “perché donna”.
Ora i legali dell’ex bancario hanno presentato la nuova istanza di ricorso. Se verrà accolta la sentenza precedente sarà annullata e si terrà un nuovo processo, che potrebbe iniziare dopo l’estate.
Decisiva per l’arresto di Fontana, lo ricordiamo, fu l’indagine di BsNews – raccontata nel libro Sulla tua pelle, che trovate a questo link – che in poche ore portò il direttore del nostro giornale a identificare per primo il cadavere, chattando via Whatsapp con l’assassino e fornendo agli investigatori informazioni utili per incastrarlo.
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