▼ Studenti alla base militare di Ghedi? Il no arriva da 200 insegnanti
E’ un no secco quello espresso da 200 insegnanti bresciani all’iniziativa promossa dalla base militare di Ghedi e in programma per il 16 aprile 2024. “Mettiamo le ali ai nostri sogni” è stata organizzata dall’aerobase con l’obbiettivo di promuovere il patrimonio di storia e professionalità dell’Aeronautica Militare, dal Sesto Stormo e dalla Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori. Alla giornata sono stati invitati gli studenti delle scuole bresciane.
L’insegnante Patrizia Londero dell’istituto Bazoli-Polo di Desenzano ha scritto una lettera – dal titolo “Il fascino indiscreto della guerra” – contro l’iniziativa e poi l’ha affidata ai social. In poche ore 200 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia l’hanno sottoscritta. “Mentre assistiamo impotenti allo sgretolarsi del diritto umanitario in numerose zone del mondo, allo stravolgimento di paesi e popoli colpiti da armi di cielo e di terra che generano fame e migrazioni spesso senza speranza vediamo – si legge nella missiva – un fiorire di iniziative frutto anche dello zelo ministeriale che esortano le scuole a far partecipare gli alunni a uscite didattiche aventi per oggetto visite a mostre d’armi, a basi militari, a parate, ad addestramenti, ad alza-bandiera, a incontri con l’esercito”.
Nella parte finale i 200 docenti chiedono di “solidarizzare con chi condanna questa pericolosa proliferazione di proposte formative a sfondo militare, per dichiarare l’urgenza della costruzione di scuole di pace, coltivando occasioni di solidarietà con chi vive in zone
di guerra, di conoscenza del dramma della guerra e delle sue vittime, di aiuti concreti
per coloro a cui la guerra ha distrutto tutto. Curare le ferite, aiutare a ricostruire: c’è bisogno di circolari che parlino di questo”.