Il Tribunale di Brescia ha assolto per non aver commesso il fatto gli imputati che erano stati ritenuti responsabili dei sequestri (simulati) in Siria degli italiani Sergio Zanotti e Alessandro Sandrini.
A processo erano finiti quattro cittadini: F.F. e O.M, di origini albanesi ma residenti nel Bresciano, e A.Z., italiano residente a Mazzano e M.C, italiano residente nel Catanese. Per i quattro il Pubblico Ministero di Brescia aveva chiesto un totale di quasi 40 anni di carcere. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero chiesto a Zanotti e Sandrini di simulare un sequestro con l’intento di cederli ad un gruppo jihadista in Siria al fine di ottenere in cambio un riscatto.
Complesse, e non del tutto chiare neanche dopo il procedimento, le due vicende che riguardano i rapimenti in Turchia di Sandrini (parte civile nel processo) nell’ottobre del 2016, e liberato in Siria nel maggio del 2019, e di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell’aprile del 2016 e anche lui liberato nel 2019.
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