Due cacciatori, ma forse sarebbe meglio utilizzare un altro sostantivo per qualificarli meglio, sono stati arrestati nelle scorse ore dai Carabinieri della Suarda, il nucleo dell’Arma specializzato nella lotta al bracconaggio.
I due sono finiti nei guai nell’ambito di due operazioni distinte. Nella prima, il cacciatore è stato sorpreso a utilizzare trappole di tipo “sep” (l’uccello è attratto da un’esca, fatta da larve di tenebrionidi e di mosca carnaria o da bacche di sorbo, fissata al meccanismo di scatto) per catturare volatili. Nella successiva perquisizione domiciliare, poi, i militari hanno trovato un fucile detenuto illegalmente (con matricola abrasa).
Il secondo arrestato è stato invece sorpreso a utilizzare richiami vivi identificati da anelli contraffati. Anche stavolta il controllo si è poi spostato nella sua abitazione. Lì, però, i Carabinieri hanno trovato qualcosa di molto più grave: ingenti quantitativi di marijuana e hashish.
L’operazione Pettirosso ha riguardato le province di Brescia, Bergamo, Mantova, Vicenza, Verona e Padova. Complessivamente sono state denuncia 123 persone, con il sequestro di 3.564 uccelli (di cui 1.433 esemplari vivi e 2.131 esemplari morti, tra cui numerose specie non cacciabili e specie particolarmente protette). Sono stati, inoltre, sequestrati 1338 dispositivi di cattura illegale, 75 fucili e 4055 munizioni.