Interviene anche la Provincia di Brescia sul caso delle tonnellate di materiali (legname e altri materiali organici) riversati nel lago di Garda dopo la decisione di aprire la galleria Adige per prevenire il rischio di esondazioni nel Veronese.
Il 31 ottobre, infatti, le autorità avevano autorizzato l’apertura temporanea della galleria, che aveva portato nelle acque del Benaco circa 3 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua (un centimetro di variazione nel riempimento), ma anche una grande quantità di detriti, poi finiti sulle spiagge (Desenzano, Manerba, Sirmione e non solo).
A sollecitare l’azione del Broletto era stata l’associazione ambientalista Gaia. Ora il presidente Emanuele Moraschini – “sollecitato da diversi sindaci del Garda” – è passato all’azione, chiedendo ufficialmente alla Provincia di Trento di farsi carico del problema.
“In rappresentanza dei comuni che la Provincia rappresenta – ha dichiarato Moraschini – sarà mia cura condividere con il Presidente della Provincia autonoma di Trento azioni concrete per risolvere questo problema che sta creando disagi ai sindaci, ai cittadini e al nostro lago, convinto che, attraverso una stretta collaborazione, si possa arrivare in tempi brevi alla soluzione”.
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