La pubblica accusa ha presentato ricorso in appello, chiedendo che la pena – rispetto ai 30 anni della sentenza di primo grado – venga portata all’ergastolo. Ma, con una mossa che ha stupito molti, la difesa ha avanzato nuovamente domanda di rito abbreviato, che – se accettata – prevederebbe lo sconto di un terzo della pena per l’assassino.
Il processo è quello a carico di Davide Fontana, il bancario 44enne che nel marzo del 2022 ha ucciso, sgozzandola, la 26enne Carol Maltesi, nascondendone poi il cadavere e sostituendosi a lei nelle comunicazioni per oltre due mesi prima di abbandonarne il corpo (fatto a pezzi) in un dirupo di Paline di Borno. Un caso che fu risolto anche grazie all’inchiesta di BsNews.it (il caso è raccontato nel libro “Sulla tua pelle”, Andrea Tortelli, Giunti editore).
La sentenza di primo grado, come noto, aveva fatto molto discutere. Sia per la mancata attribuzione delle aggravanti all’omicida, sia per una sentenza nelle cui motivazioni è sembrato ad alcuni di scorgere, tra le righe, una sorta di condanna morale verso la vittima per il fatto che facesse l’attrice hard. La Procura di Busto ha chiesto di aumentare la pena perché il brutale omicidio sarebbe stato commesso con “premeditazione, crudeltà e per motivi futili e abietti”. Ma i difensori di Fontana sono tornati a chiedere l’abbreviato: l’avevano già fatto due volte in primo grado, davanti al Gup e davanti alla Corte d’Assise d’appello. Ma in entrambi i casi la richiesta era stata respinta.
Davide Fontana – lo ricordiamo – è stato anche recentemente ammesso alle procedure della cosiddetta giustizia riparativa: il primo caso in Italia. La domanda, presentata il 15 settembre dal legale Stefano Paloschi, è stata accolta dalla corte d’Assise di Busto Arsizio.
Fontana è stato condannato a 30 anni, con la concessione delle attenuanti generiche (nonostante per oltre due mesi l’assassino abbia cercato in ogni modo di disfarsi del corpo, ingannando familiari e amici) e la non applicabilità delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà (nonostante il corpo sia stato scarnificato, fatto a pezzi, congelato e bruciato) e dei motivi abietti e futili. In concreto l’ex bancario, tra una quindicina d’anni, potrebbe già usufruire dei primi permessi per uscire dal carcere.
BsNews.it, lo ricordiamo, aveva svolto un ruolo decisivo per arrivare alla verità su Carol Maltesi. Il direttore Tortelli, infatti, era stato il primo a identificare il cadavere, presentandosi dai Carabinieri e contribuendo così a incastrare Fontana (la storia è raccontata nel libro “Sulla tua pelle”, pubblicato da Giunti).
Investigation into Carol Maltesi, BsNews on Telegraph and German television: who talked about us
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