Iseo, continua la battaglia di Legambiente contro il taglio dei pini marittimi
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Continua la battaglia di Legambiente contro il taglio di sette pini marittimi collocati sul Lungolago di Iseo. Qualche giorno fa, infatti, i volontari del gruppo – supportati da alcuni cittadini – sono riusciti a fermare l’abbattimento.
“Legambiente – informa una nota – ha chiesto al capo cantiere di produrre l’ordine di abbattimento o il certificato di malattia degli alberi ma questo non è stato mostrato. Successivamente sono stati chiamati i Carabinieri della forestale subito accorsi sul luogo. I lavori sono stati bloccati dalla stessa Forestale che esaminerà se ci sono o meno i permessi necessari per l’abbattimento. Il Comune fa sapere che sarebbero pericolosi ma non mostra i documenti”.
Il gruppo guidato da Dario Balotta, quindi, ha puntato il dito contro l’intervento di riqualificazione del lungolago, il cui cantiere è stato inaugurato il 21 novembre 2021 ed è ancora aperto con costi lievitati a 1,2 milioni di euro.
Ma gli ambientalisti, subito dopo il blocco, sono passati alle carte bollate. Balotta informa infatti che l’associazione ha mandato una pec alla Sovrintendenza di Brescia, alla Provincia di Brescia (settore Ambiente) e alla Guardia Forestale dei Carabinieri per sapere se l’abbattimento di “alberi soggetti al vincolo” sia stato in qualche modo concordato e se le piante siano davvero malate.
Il Comune ha replicato che gli alberi da abbattere non sono soggetti a vincoli della Soprintendenza. Ma Legambiente – ribadendo che “il parere della Sovrintedenza è comunque necessario” – ha chiesto di visionare la perizia che certificherebbe l’abbattimento, incaricando un agronomo per una controperizia.