Un servizio indegno di un Paese civile. Con server che continuano a saltare e appuntamenti – pochissimi rispetto alle richieste del territorio – che vanno a chi riesce a loggarsi e cliccare entro poche decine di secondi dalle 8 di mattina.
BsNews, a fronte delle numerose segnalazioni, ha deciso di dare conto di tutti i suoi tentativi quotidiani di prendere un appuntamento per il passaporto a Brescia. Oggi abbiamo provato per la quarta volta ed è andata anche peggio delle precedenti.
Ci siamo collegati alle 7.56 (ovviamente con Spid), ma – quando abbiamo provato ad accedere al calendario – il server è saltato (come già accaduto in precedenza). Quindi abbiamo fatto un nuovo tentativo: altro collegamento e altro malfunzionamento del sistema, con il messaggio di “server fuori servizio” (ore 7.57).
Il terzo tentativo alle 8 in punto, quando vengono caricati i nuovi appuntamenti. In questo caso siamo riusciti ad arrivare alla schermata del giorno dei primi appuntamenti disponibili – metà gennaio 2024, quattro mesi da oggi – con qualche decina di posti liberi al mattino. Il tempo di cliccare, la solita rotellina che gira e gli appuntamenti erano già esauriti. Ore 8.01.
A Brescia, lo ricordiamo, il sistema di prenotazione dei passaporti è inadeguato alle esigenze del territorio e la principale responsabilità è del ministero che – nonostante sulla questione sia anche arrivata un’interrogazione da parte del parlamentare Fabrizio Benzoni – non fa nulla per potenziare gli organici della Questura e dell’ufficio a fronte di un sistema che suscita sdegno e vergogna. E’ quasi impossibile (o comunque molto complicato e dispendioso in termini di tempo ed energie), infatti, accedere a un appuntamento senza motivate ragioni d’urgenza.
Chi ha l’urgenza può scrivere una Pec, ma chi ha un normale in passaporto in scadenza tra 3, 4 o 5 mesi non può far altro che provare a prenotare. O attendere di avere un’urgenza: e si tratta decisamente di un paradosso burocratico. Il problema di fondo, lo ricordiamo, è la cronica carenza di organico della Questura. Spetta a Roma (al ministero) risolverlo il prima possibile per offrire un servizio in linea con quelli di un paese civile.
Alla questura di Brescia – che ha fatto importanti sforzi per potenziare il servizio con le scarse risorse disponibili – facciamo solo due proposte, che ci appaiono di buon senso (ovviamente non siamo in grado di capire se sono tecnicamente realizzabili). La prima è quella di non inserire tutti gli appuntamenti allo stesso orario, la seconda (sempre che la competenza in materia non sia ministeriale) di estendere la rete dei Comuni che possono servirsi dei distaccamenti di Darfo e Desenzano. Quest’ultimo, in particolare, presenta spesso disponibili anche diversi minuti dopo le 8, segno che forse c’è spazio. Ma la questione principale – lo ribadiamo – è che il Ministero faccia la sua parte.
TENTATIVO DI PRENOTAZIONE PASSAPORTO 1
TENTATIVO DI PRENOTAZIONE PASSAPORTO 2
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