Emerge un’ipotesi inquietante – ancora tutta da confermare – circa la morte di Omar Khalaf, il 18enne di origine egiziana, deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì dopo una settimana di agonia.
Inizialmente – così aveva detto il giovane ai soccorritori in un momento di lucidità prima che le condizioni si aggravassero – si era ipotizzato che il giovane fosse caduto da solo mentre percorreva in monopattino via Mancino, a Lonato. Poi si era parlato della possibilità dell’urto di un’auto pirata. Ora la nuova pista investigativa.
La Polizia stradale, infatti, sta cercando di verificare un’altra ipotesi. Terribile. Quella – riferisce Bresciaoggi – che il giovane fosse seduto sull’estremità del bagagliaio dell’auto di un amico (con cui era appena stato a una festa), che sarebbe partito all’improvviso per fargli uno scherzo. A quel punto Omar sarebbe caduto rovinosamente a terra, battendo la testa.
Una dinamica a cui sembrerebbero alludere alcuni messaggi comparsi sui social e diffusi via Whatsapp dagli amici della vittima. Ora si attendono gli approfondimenti tecnici e l’esito della probabile autopsia.
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