Manlio Milani, presidente della Casa della memoria e dell’associazione che raccoglie i familiari della Strage di piazza Loggia, è candidato al prestigioso premio per i Diritti umani Vaclav Havel, che viene assegnato ogni anno dal Consiglio d’Europa.
A proporre il suo nome è stato il deputato dem ed ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando (oggi membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa). Ma subito a sostegno si sono schierati altri nomi noti del panorama italiano: Liliana Segre, Marta Cartabia, Luigi Manconi, Vladimiro Zagrebelsky, Mauro Palma e Andrea Riccardi.
Milani – si legge nelle motivazioni – “viene proposto come candidato al Premio Vaclav Havel per l’azione eccezionale all’interno della società civile per difendere i diritti umani in Europa e altrove. Lui infatti è un simbolo, eloquente come pochi altri, di un modello di giustizia capace di promuovere i diritti della vittima non contro, ma insieme a quelli dell’autore del reato”.
Manlio Milani è nato a Brescia il 3 novembre 1938. Operaio e militante della sinistra, nella strage del 28 maggio 1974 perse la moglie (Livia Bottardi), creando poi l’Associazione delle famiglie dei caduti di Piazza Loggia e fondandoo il centro di documentazione sulla strage. Nel 1994 è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel 2013,Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica da Giorgio Napolitano e nel 2021 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza dall’Università degli Studi di Brescia.