▼ Manerbio, vogliono scaricare rifiuti vietati e picchiano due operatori dell’isola ecologica

I due operatori ecologici, che gestivano il servizio, sono finiti in ospedale dopo che i dipendenti di una piccola ditta hanno procurato loro lesioni alla testa e alla schiena

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foto da Garda Uno

Questa mattina, 1 agosto 2023, la società Garda Uno si è vista costretta a chiudere all’improvviso il Centro di raccolta rifiuti di Manerbio. Il motivo? I due operatori ecologici, che gestivano il servizio, sono finiti in ospedale dopo che i dipendenti di una piccola ditta hanno procurato loro lesioni alla testa e alla schiena. Gli artigiani, in quanto titolari di utenza non domestica, non avevano il permesso di scaricare il materiale inerte all’interno dell’isola ecologica. I due operatori – dipendenti della cooperativa Solidarietà Manerbiese che opera per conto di Garda Uno – hanno provato a spiegare agli artigiani che il loro non era un “no” arbitrario.

E’ la legge che non consente alle “utenze non domestiche” di scaricare materiale inerte nei Centri di raccolta comunale (decreto 8 aprile 2008). Gli operatori ecologici hanno provato a spiegarlo, offrendo anche il numero verde di Garda Uno per avere chiarimenti. Gli artigiani però non hanno sentito ragioni. E hanno aggredito gli operatori ecologici, lanciando verso di loro assi di legno e pezzi di mobilia che avevano sul camioncino. Uno degli operatori è rimasto ferito alla testa (trauma cranico), l’altro ha riportato una ferita alla schiena.

I due operatori sono stati quindi costretti a recarsi al Pronto soccorso del vicino ospedale di Manerbio (Asst Garda) per farsi visitare e medicare. Nel frattempo, in assenza degli operatori, la cooperativa – in accordo con Garda Uno e l’amministrazione comunale – ha dovuto chiudere il Centro di raccolta di Manerbio, creando disagi alla popolazione. Non a caso, nel suo esposto ai Carabinieri, il responsabile della gestione dei Centri di Raccolta rifiuti di Garda Uno, Erick Carella, ha fatto denuncia anche per “Interruzione di pubblico servizio”.

Domani, 02 agosto, i Centri di Raccolta riprenderanno a funzionare, ma con personale diverso dai due operatori vittime di lesioni. “Per noi – ha detto Carella – è fondamentale salvaguardare la salute del personale”.

Un fatto increscioso, quello accaduto oggi a Manerbio, che la società Garda Uno condanna. Tanto più perché rivolto nei confronti di persone inermi, che svolgevano il proprio lavoro. L’auspicio è che simili episodi non accadano più.

Cosa dice la norma

Nei Centri di Raccolta comunali possono conferire i rifiuti inerti soltanto le utenze domestiche. Lo dice esplicitamente il Decreto 8 aprile 2008 (testo poi coordinato con le modifiche introdotte dal Decreto ministeriale 13 maggio 2009). I rifiuti inerti, come quelli dell’attività di costruzione e demolizione, possono essere conferiti in piccole quantità solo dalle utenze domestiche. Ma anche in questo caso solo per “piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente” dal proprietario dell’abitazione.

Invece la singola ditta, che avesse necessità di conferire materiali inerti da costruzione/demolizione, deve rivolgersi ad aziende specializzate per la gestione di questi rifiuti. Oppure a personale specializzato, comunque diverso dagli operatori che gestiscono i Centri di raccolta comunali.  

Centro raccolta rifiuti Manerbio, foto da Garda Uno


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