Passaporti in ritardo, Benzoni: dove sono finite le promesse della Santanchè?
“Chissà quanto durano i 10 giorni a cui si riferiva la ministra Santanchè quando, appunto dieci giorni fa, prometteva che, sullo scandalo dei ritardi nel rilascio dei passaporti, avrebbe dato la soluzione strutturale. E meno male che si era consultata col Ministro Piantedosi, forse troppo occupato a complicare la vita alle navi cariche di disperati, perché le notizie che ci giungono dalle Prefetture, dai cittadini che quotidianamente fronteggiano questa incivile condizione, ci dicono che nulla è cambiato”.
Lo afferma in una nota il deputato bresciano di Azione Fabrizio Benzoni, capogruppo in commissione Attività Produttive a Montecitorio, che nei giorni scorsi aveva depositato un’interrogazione sul tema dei tempi biblici per ottenere un appuntamento per il rinnovo del passaporto a Brescia e in quasi tutte le questure d’Italia.
“Perché lanciarsi in così brutte figure e prendere in giro milioni di italiani anziché lavorare su un’inaccettabile criticità in maniera efficace e risoluta? – incalza Benzoni – Perché continuare ad agire con miopia e indolenza preferendo un generico aumento quantitativo delle unità fisiche a disposizione anziché concentrarsi sulla digitalizzazione del processo, sull’incremento di istruttori qualificati di personale, sulla rimozione del vincolo di territorialità come soluzione di breve periodo? Il Ministro Santanché crede che il problema si risolva da solo, basta non parlarne più, o ritiene di dover intervenire celermente, considerata che la stagione dei viaggi e delle partenze di milioni di famiglie è alle porte? Noi attendiamo risposte, soluzioni e modernità da offrire al Paese, che non merita tanta incapacità e pressappochismo”.