🔴 Loggia 2023, la partita sarà tra Rolfi e il candidato scelto da Del Bono?
(a.t.) Degli scenari politici in vista delle elezioni comunali del 2023 si inizierà a parlare seriamente soltanto da settembre/ottobre. Forse più in là, visto che il voto per il Comune di Brescia si lega profondamente a quello per le regionali e per le politiche. Ma il toto nomi è già iniziato su entrambi i fronti. Di seguito facciamo il punto della situazione.
CENTRODESTRA
Il centrodestra, salvo sorprese, andrà compatto sul nome dell’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi. Il leader nazionale della Lega Matteo Salvini ha indicato che sarà lui il candidato, aggiungendo che “c’è già l’accordo con gli alleati”. Forza Italia ha confermato il sostegno a Rolfi, mentre Fratelli d’Italia ha smentito, prima con Daniela Santanché e poi con Romano La Russa, negando qualsiasi accordo. Da Brescia, poi, Fdi lascia intendere di avere due proposte: un nome politico e un civico. Ma difficilmente l’alleanza potrà chiudere su un nome diverso da Rolfi.
CENTROSINISTRA
Il centrosinistra, in apparenza, è in alto mare. La certezza sono, però, i tre nomi indicati pubblicamente dal sindaco Emilio Del Bono: quelli del vicesindaco Laura Castelletti, dell’assessore Valter Muchetti e del collega Federico Manzoni. Inoltre è chiaro che il partito cittadino vuole chiudere la questione della scelta all’interno delle mura di Brescia, anzi della giunta cittadina, senza “invasioni di campo” del provinciale (che non ha mancato di muovere critiche, anche pubblicamente). Ma le spinte verso l’esterno – che guardano soprattutto al mondo civico – non mancano, anche se i nomi con appeal elettorale e reali chance di candidatura sono pochissimi (qui una carrellata di nomi emersi qualche mese fa). Resta da capire, poi, chi la potrebbe spuntare nella terna indicata dal sindaco. Secondo alcuni Del Bono punterebbe su Castelletti, che avrebbe risposto più volte di no, ma i due nomi del Pd rischiano di elidersi a vicenda se non si ridurranno presto a uno. Muchetti, dicono i rumors, è già di fatto in campagna elettorale, più cauto Manzoni, che spererebbe anche in una candidatura in Parlamento se Alfredo Bazoli dovesse essere promosso al Csm (a subentrargli sarebbe l’ex dem Guido Galperti, ma poi si liberebbe un posto “certo” nella lista del Pd). Ancora tutto da chiarire anche il percorso che porterà al nome del candidato per la Loggia: sarà una scelta calata dall’alto? Decideranno gli organismi dirigenti cittadini? Si terranno le primarie? Oppure il nome verrà deciso da un sondaggio sul gradimento commissionato a una società del settore, come evocato dal sindaco in un’intervista rilasciata al Corriere? Di certo, ad oggi, la partita sembra essere tutta nelle mani di Del Bono.
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