Cisgiordania, “zia di un’attivista bresciana uccisa da soldato israeliano”
La zia di un’attivista attivista dei Giovani Palestinesi e del Coordinamento Palestina di Brescia (Mariam Ghasan) sarebbe stata uccisa da un militare israeliano in Cisgiordania.
A darne notizia è Radio Onda d’Urto, che riporta le dichiarazioni di Mariam, secondo cui la donna – insieme al marito e al cugino – era impegnata a raccogliere le olive in un campo del paese di Faqqua vicino a Jenin, quando un soldato israeliano – da una camionetta dell’esercito israeliano di passaggio – avrebbe sparato contro di loro, colpendo la donna al polmone e uccidendola. “Mia zia è una martire, fa onore a lei e alla nostra famiglia e ci fa capire che la resistenza è davvero una resistenza giornaliera che significa semplicemente esistere e che l’occupazione c’è e va affrontata”, ha dichiarato Mariam all’emittente.
Sulla dinamica dell’omicidio non ci sono altre fonti.
In serata, sulla questione, è arrivata anche una nota da parte dei segretari di Sinistra Italiana (il cittadino Mattia Datteri e il provinciale Luca Trentini) e di tre consiglieri comunali in Loggia (Francesco Catalano, Valentina Gastaldi e Iyas Ashkar).
“Apprendiamo con sgomento dell’assassinio in Cisgiordania della zia della nostra concittadina Mariam Ghasan (…) – si legge nel comunicato – Nel porgere le nostre più sentite condoglianze a lei e alla famiglia, condanniamo duramente l’ennesimo crimine perpetrato ai danni di civili inermi da parte delle forze armate israeliane, crimini che fanno parte di una precisa politica genocida e criminale del governo israeliano. Noi continueremo a rimanere a fianco del popolo Palestinese”.
La notizia è arrivata quasi in contemporanea a quella dell’uccisione di Sinwar, capo dei terroristi di Hamas.
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