C’è anche Brescia tra le zone citate dalla Corte di giustizia europea, che nelle scorse ore – accogliendo il ricorso della Ue – ha condannato l’Italia per il mancato rispetto del valore limite annuale di biossido d’azoto nell’aria e per la mancata adozione, dal 2011, di misure efficaci per garantire il rispetto dei valori della stessa sostanza (NO2).

La Corte ha definito tale violazione “sistematica e continuativa”, aprendo dunque una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese. Le altre province italiane citate nel provvedimento sono quelle di Torino, Milano, Bergamo, Genova, Roma e Firenze.