🔴🔴🔴 Fiume Po, spunta un altro corpo fatto a pezzi: è Souad? Ecco le coincidenze e cosa non torna
Dopo la tragedia di Carol Maltesi, il cui corpo è stato trovato fatto a pezzi in quattro sacchi neri a Paline di Borno (e identificato grazie a un’indagine di BsNews.it), spunta un altro cadavere: “probabilmente fatto a pezzi” e decapitato. E’ inquietante il nuovo ritrovamento avvenuto nelle scorse ore lungo l’argine del fiume Po, a Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello (Rovigo).
Nell’arco della Golena del parco di viale dei Nati, infatti, è stato trovato un borsone. Al momento non è escluso che il borsone sia arrivato lì anche dalla Lombardia (Brescia inclusa) anche se alcuni elementi sembrerebbero portare verso Rovigo e Padova. Di certo è stato aperto un fascicolo per omicidio e non è possibile escludere alcuna pista.
LE COINCIDENZE CON IL CASO DI SOUAD ALLOUMI
“Più accreditata, tra i conoscitori del Grande Fiume, l’ipotesi che i resti arrivino da fuori provincia, per esempio dal Mantovano, altra provincia bagnata dal Po”, così afferma il Corriere della Sera, spiegando le ragioni per cui il borsone potrebbe arrivare da altri luoghi. E la mente – per quanto riguarda Brescia – non può non andare alla povera Souad Alloumi.
La 29enne viveva con i due figli piccoli (uno di 3 anni, l’altro di 9) in un’abitazione di via Milano, a Brescia. Secondo quanto emerso nel processo, a ucciderla sarebbe stato l’ex marito, il 50enne Abdelmjid El Biti, che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda ma è stato condannato anche grazie alle telecamere di un bar vicino all’abitazione, che lo hanno immortalato – il 3 giugno del 2018 – mentre trasportava qualcosa avvolto in un pesante tappeto. Caricandolo poi in auto.
El Biti – a cui proprio poche ore fa la Cassazione ha confermato la pena dell’ergastolo – viveva a Seniga, nella Bassa, e dopo l’omicidio si sarebbe diretto verso Ovest: non è chiaro se al termine di via Milano l’uomo abbia proseguito verso via Vallecamonica oppure verso la tangenziale in direzione Sud. Ma il suo viaggio prima di rincasare a Seniga (nella Bassa), stando agli elementi in possesso degli investigatori, sarebbe durato ben tre ore. “Dove è finito il corpo? Il sospetto è che sia stato sotterrato o buttato in in qualche fiume”, spiegava un nostro articolo dell’epoca.
Di certo tra Seniga e il fiume Po c’è meno di mezz’ora di auto. Mentre Occhiobello – il luogo del ritrovamento del nuovo cadavere – dista oltre due ore di auto (ma potrebbe averlo portato lì la corrente). Alcune fonti indicherebbero un cadavere ben conservato (ed è difficile immaginare che quello di Souad, a quasi quattro anni dalla morte, possa esserlo), mentre altre suggeriscono che il “corpo era in avanzato stato di decomposizione poiché dev’essere stato in acqua parecchio tempo”. Ma al momento si tratta solo di indiscrezioni e si attendono informazioni più precise: senza di quelle è impossibile fare collegamenti.
LE ALTRE PISTE
Tra le ipotesi, spostandosi nel Veneto, ci sono anche quelle di Isabella Noventa e Samira El Attar: entrambe sono state uccise (la prima nel 2016, la seconda nel 2019) e i corpi – stando alle ipotesi – sarebbero stati gettati in acqua, ma non sono mai stati ritrovati.
Al momento sembra invece esclusa l’ipotesi di un altro delitto attribuibile a Davide Fontana, l’uomo che ha ucciso Carol Maltesi.
L’INDAGINE DI BSNEWS CHE HA PORTATO A IDENTIFICARE CAROL MALTESI
– L’ARTICOLO DI BSNEWS CONTESTUALE ALLA SEGNALAZIONE AI CARABINIERI, CHE GIA’ CONTENEVA I DETTAGLI DELL’INCHIESTA SU CHARLOTTE ANGIE
– L’ARTICOLO CON I DETTAGLI DELL’INCHIESTA SU CHARLOTTE ANGIE CHE ABBIAMO PUBBLICATO SOLO DOPO CHE IL CASO E’ USCITO
– IL DETTAGLIO DEI TATUAGGI DI CHARLOTTE ANGIE E LE CORRISPONDENZE ESATTE
– LA CHAT DI BSNEWS CON CHARLOTTE ANGIE, MA ERA GIA’ MORTA: HA RISPOSTO L’ASSASSINO?
– TUTTI GLI ARTICOLI SUL CASO DELLA SCOMPARSA E LA MORTE DI CHARLOTTE ANGIE
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