di Stefano Bergomi* (stefano.bergomi@tin.it) – Continua anche quest’anno l’approfondimento che la nostra rubrica dedica alle guide specializzate nel mondo del vino. Dopo le puntate precedenti (qui i link per il 2021 e 2020), vediamo i premiati, le novità, le tendenze del vino bresciano in conseguenza delle pubblicazioni avvenute in riferimento all’anno 2022.
La nuova annata si presenta con tante novità, in particolare tante “prime volte”, rispetto al quinquennio 2018-2022 oggetto di indagine:
In calce all’articolo è riportata la nota metodologica con il dettaglio dei criteri utilizzati per l’indagine.
Come già visto nelle annate precedenti la leadership a livello provinciale della denominazione Franciacorta risulta ben salda. La vera notizia è che il numero complessivo di premi per le cantine del comprensorio franciacortino risulta per il 2022 in contrazione (-3) rispetto al 2021, consolidando 58 riconoscimenti come nel 2020. In riduzione anche il numero delle cantine premiate, da 26 del 2021 a 24 del 2022.
Stabili rispetto all’anno prima i 7 premi conseguiti dal Lugana, come accennato sopra con la novità Cà Lojera tra i premiati.
Soddisfazioni anche in Valtenesi, grazie ai premi per i rosati di Costaripa (Moniga) e Pasini San Giovanni (Puegnago) e per il groppello di Sincette.
Per la denominazione Botticino, oltre all’ennesima attestazione per il Gobbio della famiglia Noventa, quest’anno a premio con i 3 bicchieri del Gambero Rosso con la nuova annata 2018, si è messo in luce anche il Cobio della cantina Tognazzi.
La guida Doctowine di Daniele Cernilli ha inoltre segnalato come meritevoli il Mat di Cantina Concarena (Capo di ponte), nato dalla folle idea di vinificare il riesling della Valle Camonica attaccato da muffa nobile, e Le Zalte della cantina Sincette, un tipico taglio bordolese di cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot con conturbante espressività del terroir della Valtenesi.
L’encomio rilasciato dalla guida Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier al San Martino della Battaglia di Podere Selva Capuzza premia la tenacia dell’azienda nel voler preservare questo vino dall’oblio. Le cure amorevoli prestate in vigna e in cantina regalano un vino dorato, elegante, dall’espressività introversa, ma in grado di conquistare oltre al cuore delle giurie specializzate anche una platea di consumatori che sembra ampliarsi con il passare degli anni.
Ca’ del Bosco si conferma ancora una volta prima nella classifica provinciale delle cantine con il maggior numero di riconoscimenti. La sua leadership però appare meno salda di altre annate; perde un premio rispetto a 12 mesi fa, conseguendone complessivamente 9, ed è insidiata da vicino da Uberti, che si ferma a un totale di 7.
Buon riscontro per Mosnel, sul terzo gradino del podio, che ha visto premiate le sue riedizioni di EBB e Parosè del 2010.
Conferme ai piani nobili della classifica per le ulteriori big della Franciacorta Guido Berlucchi, Barone Pizzini, Bellavista, Castello Bonomi.
Come già detto, spicca la novità Derbusco Cives, con 3 riconoscimenti per 3 vini diversi, a suggellare il percorso di ricerca qualitativa della cantina di Erbusco basato sul metodo “solo uva”, senza l’aggiunta di zuccheri esogeni.
In contrapposizione, sono ben 5 le aziende che nel 2022 non hanno ottenuto alcun riconoscimento, dopo aver fatto sempre registrare premi per ciascuna annata precedente dal 2018 al 2021, in particolare sono Fratelli Berlucchi, Camossi, Le Marchesine, Monterossa e Togni Rebaioli.
Approfondimento Franciacorta
Guardando in modo specifico alla Franciacorta è possibile notare un forte incremento delle etichette premiate con indicazione di “riserva”, il 36,2% del totale. Tale menzione è riservata ai soli vini che affinano più a lungo in bottiglia, in particolare per almeno 60 mesi sui lieviti. Ancora una volta però con una certa eterogeneità di interpretazione, visto che non mancano declinazioni nelle diverse categorie di dosaggio, anche in veste di saten e rosè.
Il 2022 è stato l’anno del sorpasso dell’extra brut rispetto al dosaggio zero, che aveva vinto la gara della tipologia di dosaggio con maggiori premi conseguiti nelle 3 annate precedenti.
In crescita anche i consensi per la tipologia saten, +2 premi rispetto al 2021.
In calo, oltre al dosaggio zero, l’incidenza dei premi anche per le tipologie Brut e Rosè/noir.
Come di consueto, estremante eterogenea la distribuzione dei premi rispetto all’annualità del vintage di millesimo.
Sono stati rilevati i riconoscimenti attribuiti a cantine aventi sede nella provincia di Brescia da 5 diverse Guide specializzate, in particolare:
* Sommelier per passione
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