Molti chiedono di legalizzare la prostituzione. Altri di inasprire le pene per i clienti. La certezza, però, è che in terra bresciana le operatrici del sesso a pagamento sono davvero tante (collocate soprattutto in città e sul Garda) e – nonostante i problemi legati alla pandemia – il “mercato” resiste.
A confermarlo sono anche i dati inviati ai media da uno dei principali portali del settore, EscortAdvisor, secondo cui nella leonessa ci sarebbero ben 1.015 prostitute attive (quinto posto in Italia), contro le 2.900 circa di Roma, le 2.200 di Milano, le 1.350 di Napoli e le 850 circa della vicina Verona. Le professioniste italiane sarebbero circa una su sei.
Non solo: la provincia di Brescia sarebbe quella della Lombardia con il più alto numero di ricerche sul web per la chiave di ricerca “escort”. Uomini (quasi solo) di tutte le età, anche se oltre il 50 per cento degli utenti registrati al sito ha tra i 25 e i 44 anni e solo il 5 per cento è over 65.
Il sito informa anche sui prezzi medi di una prestazione, che si aggirerebbero attorno ai 100 euro (contro una media nazionale di circa 80). Un dato comunque in calo in tutta Italia. Basti pensare che due anni fa la cifra media era di una 20ina di euro maggiore nella nostra provincia.
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