▼ Corda Molle, Salvini: nel contratto il pedaggio non c’è. Ma restano i dubbi dei sindaci

La Corda Molle non diventerà a pagamento. Ad assicurarlo nuovamente è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, arrivato domenica nella leonessa (a Lumezzane) per la campagna elettorale.

“Lo abbiamo detto già quattro volte. Lo ripetiamo la quinta: sulla Corda Molle non ci sarà alcun pedaggio”, ha detto il leader della Lega per rassicurare i sindaci coinvolti. Un fronte guidato dal primo cittadino di Travagliato Renato Pasinetti, leghista che, insieme ad altri esponenti del partito, non aveva risparmiato critiche politiche durissime al leader nazionale, chiedendone addirittura le dimissioni.

Secondo Salvini, nel contratto della bretella che da Ospitaletto porta fino a Montichiari “il pedaggio non c’è” e, nonostante le modifiche del 2028, per qualsiasi introduzione di pedaggi “ci vorrebbe il via libro del ministero dei Trasporti”, che “noi non abbiamo autorizzato”.

Resta da capire, però, perché il gestore, Autovia, abbia recentemente installato 12 sensori lungo la Corda Molle, un’azione che molti hanno letto come prodromica al passaggio a pagamento. “Lo avranno fatto per stimare i flussi di traffico”, ha commentato Salvini. Ma le rassicurazioni del ministro non hanno convinto i sindaci, secondo cui il pedaggiamento sarebbe invece previsto dal contratto. E comunque resta da capire come il gestore, in assenza di pedaggio, possa coprire gli investimenti già programmato per l’ampliamento e la riqualificazione della bretella.

Il momento della verità potrebbe arrivare già in estate – comunque dopo le elezioni amministrative ed europee – quando Autovia potrebbe introdurre un obolo da 0,070 a 0,18 centesimi al chilometro con modalità free-flow (con lettura automatica delle targhe e pagamento online, senza caselli). Ma prima, giovedì, i vertici del concessionario incontreranno i sindaci in Broletto.

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