Ambiente

🔴🔴 “Teleriscaldamento aumentato del 121% in un anno: A2A abbassi le tariffe”

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In un anno le tariffe del teleriscaldamento sono aumentate del 121%. A lanciare l’allarme, e il grido di protesta sono ambientalisti, sindacati e associazioni di consumatori.

In una nota congiunta – a firmarla Danilo Scaramella di Legambiente, Simone Cardin di Sunia/Cgil, Emanuela Gilberti di Sicet/Cisl, Michele Radici di Uniat/Uil, Romano Beduschi di Federconsumatori e Giovanni Punzi di Adiconsum) – infatti si critica A2A, evidenziando che le tariffe del teleriscaldamento sono “costantemente agganciate all’incremento del gas” anche se “nel termoutilizzatore, continua ad entrare combustibile (i rifiuti) per cui A2A non paga, anzi viene pagata” e “dal Tu escono calore ed energia elettrica, anche quest’ultima viene pagata come se fosse prodotta col gas”.

L’accusa all’ex municipalizzata, in sostanza, è quella di aver “sfruttato” la situazione internazionale per alzare i prezzi.

“La quota a consumo della tariffa binomia è aumentata del 50,83% dal 31/12/2021 al 1° gennaio 2022. Nel giro di un anno, dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022, la quota a consumo della tariffa binomia per impianti centralizzati è aumentata del 121%“, spiegano i firmatari. Un incremento che “si traduce in un incremento di circa il 70% della spesa annua di riscaldamento per i condomini”, mentre per i residenti in alloggi monofamiliari (tipo casa a schiera o villette) “la tariffa monomia è aumentata in un anno del 56% comprensivo dell’ultimo incremento di capodanno del 35%”.

Da qui la richiesta ai Comuni soci di A2A (e, in particolare, al sindaco di Brescia) di “prendere posizione per una immediata rettifica delle tariffe cancellando gli aumenti decretati unilateramente il 1° gennaio 2022″. “Non intervenire – affermano i promotori dell’iniazitva – porterebbe alla certezza che a subire le più pesanti conseguenze saranno i più deboli, in particolare gli assegnatari degli alloggi comunali e di proprietà dell’ALER a canone sociale, ma anche tutti i nuclei famigliari di lavoratori e lavoratrici che vivono in alloggi privati in locazione e di proprietà.

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