Otto anni di carcere. E’ questa la pena che il Tribunale di Brescia ha inflitto a una 37enne nigeriana – oggi latitante – che era finita alla sbarra con l’accusa di induzione alla prostituzione e sfruttamento ai danni di una minorenne.
I fatti risalgono al 2015, quando la 37enne avrebbe fatto arrivare la sua vittima in Italia con la promessa di trovarle un lavoro e quindi – pur consapevole della sua età – l’avrebbe obbligata a vendere il suo corpo lungo le strade della Bassa Bresciana (in particolare sulla Lenese) per ripagare il “debito” da 40mila euro contratto per espatriare.
Era stata la minore a denunciare l’accaduto e a far avviare le indagini. La 37enne – per cui la difesa ha chiesto l’assoluzione – era stata subito posta ai domiciliari, ma oggi risulta irreperibile.
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