Il corpo non si è mai trovato. Ma i giudici hanno ribadito che le prove a suo carico sono schiaccianti. Nelle scorse ore, infatti, la Corte d’appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo (con isolamento diurno) per Abdelmjid El Biti, il 52enne marocchino (residente a Seniga) arrestato due anni fa con l’accusa di avere ucciso la moglie, la 29enne Souad Alloumi.
Il delitto era avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018. L’uomo aveva colpito a morte la compagna nella sua abitazione di via Milano, dove aveva appena riaccompagnato i due figli, poi l’aveva portata fino alla sua auto all’interno di una grossa valigia e ne aveva fatto perdere le tracce. Ma le telecamere di un vicino bar lo hanno incastrato, immortalando prima la donna che entrava in casa e poi il 52enne che faceva lo stesso. Ma l’unico ad uscire è stato il marito, trascinando la pesante valigia.
L’avvocato del 52enne, che si trova in carcere a Bergamo, ne aveva chiesto l’assoluzione, o – in subordine – la condanna per omicidio preterintenzionale. Ma i giudici non hanno creduto a questa versione. La pena massima, infatti, si giustifica con un delitto organizzato da tempo e a dimostrarlo ci sarebbero anche le centinaia di telefonate che le aveva fatto nei giorni precedenti. Il movente andrebbe ricercato nel fatto che la donna, sposata nel 2007 in Marocco, dopo la decisione di lasciarlo avrebbe deciso di farsi una nuova vita, da cittadina italiana.
Dopo aver guidato a lungo la classifica, la Germani chiude la prima parte della stagione…
Il percorso è appena iniziato, ma si aprono prospettive di speranza per un giovane di…
La Corda Molle non diventerà a pagamento. Ad assicurarlo nuovamente è stato il ministro delle…
Ancora un episodio di violenza tra minorenni in provincia di Brescia. Stavolta è successo a…
La serie B ha emesso il verdetto con una giornata di anticipo per le due…
ROMA (ITALPRESS) – L’Italia del volley festeggia una fantastica doppietta europea: Trento al maschile e…