Un 30enne marocchino è stato arrestato venerdì in provincia di Brescia, a Pontoglio, per scontare la pena di 9 anni, comminatagli dai giudici per un tentato omicidio.
I fatti rislagono al 23 maggio del 2004 e sono avvenuti in un piccolo Comune della Provincia di Messina. Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe scaturito dalle pesanti avance subite da una donna marocchina da parte di un parente dell’arrestato: una vicenda che era finita in denuncia. Da qui la decisione dei quattro di organizzare una spedizione per “convincere” – armati di spranghe e coltello – il marito della presunta vittima a ritirare le accuse. Solo l’arrivo delle forze dell’ordine aveva scongiurato il peggio.
Le successive indagini avevano portato all’individuazione dei quattro, arrestati e scarcerati in attesa della sentenza. Per tutti le condanne erano state pesanti: dai 9 ai 14 anni di carcere. Ma uno era risultato irreperibile. Le forze dell’ordine – secondo quanto riferisce il Gdb – lo hanno trovato a casa della moglie, da cui si era recato per trascorrere alcuni giorni in famiglia.
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