Crescono la polemica e il fronte del no al progetto del nuovo forno crematorio di Quinzano d’Oglio, che a regime – secondo le notizie diffuse – dovrebbe bruciare circa 2.400 cadaveri all’anno. Dopo le critiche degli ambientalisti e degli animalisti per le possibili ricadute sul territorio, infatti, in campo – con un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook – è sceso anche uno dei nomi più noti della musica bresciana. L’ex leader dei Timoria Omar Pedrini.
“Sono stato contattato da alcuni allevatori e agricoltori della zona bresciana – scrive Pedrini – che mi hanno parlato di una nuova minaccia ambientale, ovvero il progetto del nuovo forno crematorio che mette a rischio la salute delle coltivazioni e dei campi che sono un fiore all’occhiello della produzione agricola. Spero siano tutelate le tante aziende del posto e spero nel buon senso di tutte le parti, visto che il territorio bresciano, tra città e provincia, è sprofondato nelle classifiche ambientali nazionali e di consumo del suolo. Soffro per la città in cui vivono ancora mio figlio e mio padre, confido nella volontà dei cittadini di cambiare le cose. Riflettiamoci bene tutti. W il Pianeta Blu”.
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