Una maxicolata di fango ha nuovamente invaso la Valcamonica. L’allarme è scattato nella nottata di giovedì, poche ore prima della terribile ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Brescia con la bomba d’acqua di venerdì sulla Franciacorta (qui il video) e la tromba d’aria di sabato nella Bassa.
L’epicentro è stato a Sonico, in Val Rabbia. A staccarsi dai monti a causa delle abbondanti piogge è stata una gigantesca onda di fango e detriti, circa 300mila metri cubi di materiale, che ha investito la vallata, facendo alzare di diversi metri il letto del fiume Oglio.
I disagi per i residenti e la circolazione stradale della zona sono stati significativi, ma per fortuna i danni sono stati molto più contenuti di otto anni fa, quando un analogo episodio aveva provocato problemi ben maggiori, cancellando perfino un ponte.
Le opere di contenimento e i piani di sicurezza definiti nel frattempo hanno dato un contributo importante per evitare il peggio. La situazione è costantemente monitorata. Ma non lascia certo sereni gli abitanti della località a fronte del crescere degli episodi di maltempo e di dissesto idrogeologico che si stanno verificando nel Bresciano.
Ieri, lo ricordiamo, il matempo ha provocato danni anche a Stadolina di Vione, con una colata di detriti che è arrivata fino all’Oglio formando una pericolosa diga che è ancora in corso di rimozione.
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