“Test diagnostici per Covid-19 su lavoratori clinicamente guariti addetti a servizi essenziali di pubblica utilità”. A chiederlo è l’Ordine dei medici di Brescia, con una nota firmata da Bruno Platto (segretario dell’Ordine) e Giovanni Gozio (consigliere dell’Ordine).
“Dopo un iniziale, inevitabile, momento di incertezza legato alla straordinarietà del fenomeno, la medicina del territorio attualmente è in grado di mantenere a domicilio un numero sempre maggiore di casi clinicamente altamente suggestivi per COVID 19 – si legge nel comunicato stampa – Ciò è stato possibile, pur in carenza degli indispensabili presidi di protezione, grazie all’elaborazione di linee di triage e di monitoraggio (saturimetria etc.) sempre più condivise.
La pubblicazione, inoltre, di linee di intervento terapeutico iniziale ha certamente favorito la presa in carico di molti pazienti. In questa nuova realtà territoriale il numero di pazienti clinicamente COVID 19 è nettamente superiore al numero di pazienti identificati come positivi tramite i test diagnostici eseguiti con le attuali indicazioni istituzionali. In un mondo ideale sarebbe auspicabile eseguire il tampone a tutte le persone in qualche modo implicate nel percorso assistenziale e a tutti i familiari dei soggetti ammalati.
Oggi, però, scontiamo le attuali insormontabili – e non sappiamo per quanto tempo – difficoltà del numero di tamponi eseguibili (la capacità di processare i tamponi, secondo dichiarazioni di Regione Lombardia, è di numero 5000/die). Poste queste premesse indispensabili è necessario praticare proposte possibili e fattibili nell’immediato. Riteniamo che l’invito del sig. Sindaco, che ringraziamo, esplicitato nel video del 28/03/2020, possa essere, così, utilmente declinato: Esecuzione dei tamponi, prima del rientro al lavoro, a quei pazienti clinicamente COVID 19 seguiti dalla medicina territoriale senza che vi sia stata necessità di ricovero ospedaliero (ed agli asintomatici al termine della quarantena) che siano lavoratori impegnati in settori strategici per il buon funzionamento del sistema emergenziale……almeno nella fase contingente. In questo modo, come già in atto per gli operatori sanitari, non si rischierebbe di fare rientrare al lavoro pazienti potenzialmente infettanti che potrebbero compromettere il funzionamento di servizi essenziali determinando, nel contempo, ulteriore diffusione della malattia.
Da un sondaggio rapido e grezzo fatto tra i colleghi della medicina generale – conclude la nota – si tratterebbe di fare tamponi a circa 5000, massimo 6000 persone attualmente in malattia. Si può fare”.
🔴 CORONAVIRUS, TUTTA LA LOMBARDIA E’ ZONA ROSSA FINO AL 3 APRILE: DIVIETI E NUOVI DIVIETI DEL 20 MARZO
🔴 CORONAVIRUS, CHI PUO’ CIRCOLARE E CHI NO IN LOMBARDIA
🔴 CORONAVIRUS, COSA RISCHIA CHI CIRCOLA SENZA VALIDI MOTIVI (PARERE DELL’AVVOCATO)
🔴 CORONAVIRUS, SCARICA IL NUOVO MODULO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE (VERSIONE 4)
🔴 CORONAVIRUS: SCUOLE CHIUSE FINO AL 15 MARZO
🔴 CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO NEL BRESCIANO
🔴 CORONAVIRUS, I DATI DEI MORTI BRESCIANI GIORNO PER GIORNO
🔴 CORONAVIRUS: IDENTIKIT DEI SOGGETTI A RISCHIO (FONTE ISS)
🔴 112 IN DIFFICOLTA’: NON CHIAMATE PER CHIEDERE INFORMAZIONI
🔴 DICIAMO GRAZIE A MEDICI E INFERMIERI BRESCIANI
🔴🔴🔴 QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS.IT SUL CORONAVIRUS
Tragedia sfiorata, nella giornata di ieri, a Polaveno. E' accaduto intorno alle 16 in via…
Parte oggi da Torino, da Venaria Reale, l'edizione numero 107 del Giro d'Italia, la principale…
Le forze dell'ordine hanno sgominato nelle scorse ore una banda di malviventi di origini albanesi…
LOspedale di Desenzano ha recentemente implementato l’offerta di approccio chirurgico introducendo l’ambulatorio di chirurgia laparoscopica…
ROMA (ITALPRESS) – “Io capitano” di Matteo Garrone vince il David di Donatello per il…
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen conquista la pole position nella sprint race del…