Profughi, la bresciana Albini sulla nave Mare Jonio: politica divisa
Fa discutere, e ovviamente divide i due fronti, la decisione del consigliere comunale della Sinistra per Brescia Donatella Albini di salire per qualche giorno – come medico di bordo – sulla nave Mare Jonio della Ong Mediterranea Saving Humans, guidata da Luca Casarini.
La missione della nave – dopo un sequestro durato due mesi – h quella di “monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani e, laddove ci siano persone in pericolo, a salvare vite” nel tratto di mare che separe l’Italia dalla Libia.
“Sono a bordo perché sono un medico e, semplicemente, faccio il mio lavoro. L’ho fatto in Irpinia, a Sarajevo, in Africa. L’ho fatto per trent’anni in ospedale in Italia, oggi lo faccio nei consultori, e anche in mezzo al mare”. Così ha dichiarato la Albini nella grafica postata sulla pagina Facebook di Mediterranea.
E in molti, dalla Loggia, l’hanno applaudita. “Grazie Donatella per questa tua scelta di amore verso gli esseri umani. Grazie per ricordarci che salvare vite non è un atto di generosità, ma un dovere morale, oltre che giuridico. Grazie per dare sostanza anche in questo modo così nobile al tuo impegno politico”, ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata. “
“C’è chi decide di dedicare parte del proprio tempo per donarlo agli altri. C’è chi decide di utilizzare i propri talenti per sostenere chi ha più bisogno ! A costoro va la mia stima. Mi sembra folle prendersela con i volontari piuttosto che affrontare seriamente il dramma della migrazioni! Grazie a Donatella Albini per la sua testimonianza!”, ha aggiunto l’assessore Valter Muchetti.
Ma sul fronte opposto c’è chi la pensa in maniera ben diversa. L’assessore regionale all’Agricoltura, il leghista Fabio Rolfi, ha infatti rilanciato un articolo sull’argomento e commentato lapidario: “Ovviamente le ONG non fanno politica…”