Picchiò capotreno sulla Brescia-Cremona, senegalese condannato a tre mesi
Il caso – visto da migliaia di persone sul web grazie al filmato girato da una pendolare – aveva suscitato un grande scalpore mediatico. E – nella prima fase – si era chiuso con la denuncia di uno straniero per aggressione e con il licenziamento di un capotreno, accusato dall’azienda di insulti razzisti verso un passeggero.
L’AGGRESSIONE E GLI INSULTI
L’episodio risale allo scorso 23 settembre. Un controllore di Trenord aveva chiesto il biglietto al passeggero, un 23enne straniero (residente da anni in Italia) in viaggio sulla Brescia-Cremona. Ne erano seguiti insulti, accuse reciproche e anche un’aggressione al capotreno (il 25enne di origine cremonese Giordano Stagnati), a cui il senegalese ha strappato il palmare gettandolo a terra per poi pestarlo sotto gli occhi degli altri passeggeri. Tutto documentato da un filmato girato con il cellulare.
L’aggressore, fermato dai carabinieri dopo un tentativo di fuga alla stazione di Bagnolo, era stato denunciato. Mentre Trenord aveva interrotto il rapporto con il capotreno per gli insulti razzisti al senegalese (Stagnati, che stamane – prima della sentenza – ha anche rilasciato un’intervista a Radio24, si era giustificato affermando che le parole erano dovute soltanto alla concitazione del momento).
IL PROCESSO
Il primo atto della Giustizia nei confronti dell’aggressore senegalese si è tenuto oggi a Brescia e si è concluso con una condanna a tre mesi per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e con un’ammenda di 750 euro. Mentre la causa di lavoro del capotreno contro Trenord si terrà il 13 luglio.