Desenzano del Garda, in rete spunta un video hard all’ombra del faro
Ci risiamo. Ancora una volta la provincia di Brescia fa da sfondo a un filmato a luci rosse, per la gioia di alcuni e il fastidio di altri. Nei giorni scorsi, infatti, sul web è comparso un video intitolato “Princy la scandalosa del lago di Garda”, che in poche ore ha già raccolto diverse migliaia di visualizzazioni.
PRINCY LA SCANDALOSA DEL LAGO DI GARDA
Nel cortometraggio hot pubblicato sul celebre sito Porn Hub – che dura poco meno di cinque minuti – si riconoscono distintamente alcuni dei luoghi simbolo del turismo bresciano, a partire dal lungolago di Desenzano e dalla zona del faro. A firmare (e filmare) le scene è il celebre regista hard piacentino Oliver Buzz, nome d’arte di Giuseppe Bozzetti.
LA TRAMA DI PRINCY LA SCANDALOSA
Il filmato si apre con una avvenente bionda che percorre una delle passeggiate più amate dai desenzanesi in abiti succinti (tacco 12 e vestito attillato). Poi – in pieno giorno – fa una lap dance attorno a un palo della luce (con tanto di sottofondo di campane e onde) e sale su una barca, dove lentamente si sfila gli slip sotto gli occhi increduli di due pescatori. Mentre sullo sfondo si intravedono alcuni turisti ignari di quanto sta accadendo. Il regista invita la sua modella a scoprirsi di “meno”. Ma la scena lascia poco spazio alle interpretazioni, anche se non ci sono evidenti pratiche autoerotiche a differenza di quanto riportato da altre fonti. Il corto si conclude con una voce esterna, dalla forte cadenza bresciana, che si rivolge alla donna dicendo: “Usciamo in barca domani”.
IL PRECEDENTE: UNA RAGAZZA FACILE
In precedenza a destare scandalo era stato “Una ragazza facile”, film pornografico girato nella zona del lago d’Idro e della Valsabbia alla presenza di attori bresciani: si trattava di un filmato molto più spinto, con vere e proprie scene di sesso, anche di gruppo. Ma in tempi recenti il caso bresciano più celebre, di cui si erano occupate anche le Iene, è stato quello del video che si apriva con le scuole elementari di Ospitaletto, per concludersi nell’abitazione privata della protagonista. Una vicenda finita anche in tribunale e conclusa con un provvedimento dei giudici che hanno tolto i figli alla donna.