“La Comunità montana della Valle Camonica a guida PD è diventata la longa manus del governo Renzi nella gestione del business dei clandestini.” Lo afferma l’on. Davide Caparini, segretario di presidenza della Camera dei deputati.
“Nei mesi scorsi infatti- continua Caparini – dopo aver sottoscritto un accordo di programma con la prefettura di Brescia alla quale di fatto si sostituisce, l’ente comprensoriale camuno ha deliberato di stipulare degli accordi con operatori economici privati per la gestione operativa ed il coordinamento del servizio di accoglienza e assistenza, nell’ambito del territorio della Valle Camonica, a favore dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Un ruolo questo che di certo non compete alle comunità montane.
Ben venga quindi – conclude il parlamentare del carroccio – la netta presa di posizione di Regione Lombardia che per voce del Presidente Maroni, dell’assessore Bordonali e del sottosegretario Parolo, ha manifestato l’intenzione di verificare come vengono spesi i milioni di euro che ogni anno la regione trasferisce alle comunità montane e rivalutare sia le modalità di finanziamento che la possibile chiusura di questi enti ormai ridotti a mero centro di potere e clientele.”
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