Solo nel 2015 aveva azzerato i contachilometri di centinaia auto. E’ questa l’accusa di cui dovrà rispondere un meccanico rovatese, indagato con quindici persone (tra cui un rivenditore) che dovranno rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, evasione fiscale, insolvenza fraudolenta e truffa. Ad occuparsi del caso – denominato “Chilometri zero” – la Polizia Stradale, secondo cui il gruppo di fatto dimezzava la strada percorsa dai mezzi prima di rimetterli in vendita, intestando poi i ricavi a società di comodo, con sedi in Austria o in Croazia: un giro d’affari di quasi 7 milioni di euro prima ignoti al Fisco. Per l’elettrauto rovatesesarebbero scattati i sigilli e le manette, come per un intermediario originario di Castiglione Stiviere.
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