I vertici dell’Asl e i rappresentanti legali di 24 associazioni di volontariato del mondo sanitario nel mirino della Procura di Brescia. Sotto indagine sono i rimborsi richiesti ed erogati tra il 1° gennaio 2011 e il 30 giugno 2013: per il procuratore aggiunto Sandro Raimondi, le associazioni avrebbero fatto lievitare ii rimborsi kilometrici per il trasporto dei pazienti in quel periodo, prima che la normativa cambiasse. I capi d’accusa sono quindi, per i rappresentanti, di falso documentale e truffa aggravata, mentre per Carmelo Scarcella, direttore generale, e Francesco Vassallo, direttore sanitario di Asl, di abuso di ufficio. La truffa, secondo la Procura, ammonterebbe a 1 milione e 400mila euro. "Ci siamo sempre attenuti alle norme e alle linee guida indicate da Asl" si difendono oggi le associazioni coinvolte dichiarandolo all’Ansa. Intanto è stato disposto il sequestro dei conti corrente delle associazioni e il congelamento dei conti personali dei rappresentanti legali indagati.
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