L’amministrazione comunale di Padenghe ha inviato a circa 40 proprietari di appartamenti della struttura alberghiera Santa Giulia, appartenente da sempre alla tipologia di residenze turistiche alberghiere, una diffida ad adempiere entro novanta giorni alla corretta destinazione dell’appartamento, non residenziale esclusivo ma da gestire sul mercato turistico.
I proprietari, nonostante le numerose sollecitazioni ricevute negli anni dall’amministrazione Avanzini, secondo quanto scrive in una nota il Comune, non si sarebbero ancora adeguati alla convenzione urbanistica sottoscritta nel 1994 e alla norma che regola le residenze turistico alberghiere. “La resistenza a oltranza dei soggetti citati, sordi a qualsiasi ragionevole proposta, ha indotto la nostra amministrazione – spiega il sindaco Patrizia Avanzini – a procedere con l’atto citato che prevede, in scadenza dei novanta giorni senza che i proprietari abbiano corretto la destinazione, a confiscare il bene con riserva di demolirlo.” In altre parole, questo significa che gli appartamenti diventeranno di proprietà comunale, che potrà decidere a sua volta che cosa farne. “La scelta – continua il sindaco – è stata attentamente ponderata e vagliata con l’assistenza legale, ma l’atteggiamento di chiusura totale da parte dei proprietari non lasciava alternative. Aggiungo però che un’altra parte di proprietari ha invece compreso il tipo di acquisto fatto negli anni 90, e saggiamente ha deciso di affidare in gestione il proprio appartamento a una società alberghiera, che in questo modo potrà essere riclassificata e svolgere a pieno titolo un’attività ricettiva, aperta al pubblico.” “Non pareva plausibile che un paese come Padenghe, con le potenzialità turistiche di cui è dotato, permettesse a una struttura ricettiva di restare chiusa, per soddisfare l’illegittima esigenza di una parte dei proprietari che vogliono a tutti costi che la struttura diventi l’ennesimo condominio.” “Speriamo che il coraggio di questa scelta dolorosa ma necessaria venga riconosciuto – termina Avanzini – e si arrivi il prima possibile alla soluzione definitiva del problema, cosicché l’hotel Santa Giulia possa riaprire e lavorare, prima della fine di Expo”.”
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