Non si ferma la battaglia dei grillini di Brescia che da giorni chiedono le dimissioni di Ettore Fermi, presidente di Metro Brescia s.r.l., che risulta fra i 50 indagati nell’ambito della maxi inchiesta condotta dalla Procura di Firenze su Incalza e gli appalti delle Grandi opere pubbliche.
In una nota il movimento cita il "Codice Etico" di Metro Brescia, sottolineando che all’art. 4 il Codice, laddove dispone norme etiche per amministratori e sindaci, prevede che: «I componenti degli organi consortili sono impegnati a rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa essere dannosa per l’immagine dell’ente». Citano anche l’art. 7, dove è scritto che «I rapporti con enti governativi o loro imprese, pubbliche autorità, istituzioni pubbliche […] e con i loro funzionari, sono ispirati a principi di correttezza, lealtà e trasparenza, nella rigorosa osservanza delle leggi in vigore».
In base anche a queste norme i 5 Stelle vogliono le immediate dimissioni di Fermi e si rivolgono all’azienda e alle istituzioni: "se non lo fa lui, intervengano i soci di maggioranza, attraverso gli organismi preposti interni all’azienda. E intervenga la Politica, in primis il Sindaco, affinché si rispetti il Codice Etico aziendale e venga tutelata l’immagine dell’azienda e la dignità della città".
Il Movimento ha anche depositato un’interrogazione al Sindaco ed alla Giunta per chiedere quali siano le loro intenzioni.
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