Una coincidenza o era tutto studiato? La Digos è chiamata a risolvere il dubbio emerso nel fine settimana, quando in via Sanson, di fronte all’abitazione del partigiano Loris Abbiati sono state trovate alcune scritte naziste, accompagnate dall’immancabile croce uncinata.
A trovare le scritte, inneggianti le camere a gas, sono stati, nella serata di sabato, alcuni abitanti della zona, che hanno prontamente avvisato Loris Abbiati, da sempre impegnato nell’Anpi bresciana per portare avanti la celebrazione dei principi dell’antifascismo, persona drammaticamente implicata nel dramma fascista vissuto durante il Ventennio, con il padre e uno zio morti ammazzati.
Il sopralluogo da parte della Digos, che ha fotografato le scritte e preso visione delle immagini delle videocamere installate nella zona, c’è stato ieri mattina, prima della riverniciatura dei muri. Sul quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane è riportata una dichiarazione di Abbiati: «Sono sconcertato, lo ritengo un affronto alla democrazia, a me stesso e ai compagni dell’Anpi. Tempo fa ho trovato adesivi di Forza Nuova sulla cassetta della posta. Non so se si tratti di un caso».
(a.c.)
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