Futuro Metrò, Rolfi (Lega): l’ampliamento verso Ovest è la soluzione più veloce ed economica
Con una lettera aperta il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rolfi, torna sul futuro della metropolitana di Brescia riproponendo l’ampliamento della rete “verso Castegnato”, soluzione già ipotizzata durante il mandato come vicesindaco in Loggia.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:
Ho letto con attenzione la lettera indirizzata alla stampa da Claudio Bragaglio, riguardante il tema della metropolitana di Brescia e il suo futuro. Si tratta di una questione importante che merita di essere approfondita e discussa con la rilevanza che le compete.
Se dobbiamo fare un bilancio di questa esperienza è bene sottolineare che il primo anno di vita del metrò ha portato risultati ottimi, in termini di utilizzo e di integrazione con il tessuto urbano, ponendo la città di Brescia, per quanto concerne il trasporto veloce intra-urbano, ad un livello veramente europeo e certamente superiore rispetto alla stragrande maggioranza dei capoluoghi di provincia italiani. Posta questa doverosa premessa però è bene ribadire un’altra questione, ovvero quella legata alle non trascurabili e crescenti difficoltà economiche derivanti dall’insostenibilità finanziaria per le casse del Comune della rete metropolitana sul lungo periodo. Insostenibilità dovuta agli oneri finanziari connessi all’indebitamento assunto la cui difficoltà gestionale sarà sempre crescente, in particolare se non si lavora nella direzione di aumentare in modo sostenibile il bacino di utenza.
Per queste ragioni, e approfittando degli spunti offerti dalla lettera di Bragaglio, ritengo sia doveroso aprire un serio, ampio e articolato dibattito sul tema dell’estensione della rete metropolitana, un dibattito argomentato e ricco di contenuti, non tanto di sogni, al fine di lavorare su un terreno condiviso anche a livello istituzionale. Occorre condividere il percorso perché ormai la metropolitana è di tutti i bresciani e perché alla sua realizzazione hanno concorso, negli anni, più amministrazioni e certamente tutte le forze politiche.
Si tratta di un passaggio fondamentale e assolutamente ineludibile perché il vero salto di qualità lo si potrà avere soltanto con la trasformazione del sistema metropolitano di Brescia in un progetto più ampio, capace di coinvolgere in particolare l’area dell’hinterland (ma non solo), per arrivare a fornire un servizio davvero fruibile e completo a chi, in particolare per questioni lavorative o di studio, è costretto a recarsi in città ogni giorno. Inutile ribadire ancora una volta i vantaggi che ne deriverebbero, sia in termini di minore traffico automobilistico sia per quanto riguarda la sicura diminuzione dell’inquinamento dell’aria, oltre che, presumibilmente, di maggior sostenibilità dei costi di gestione.
È necessaria però cognizione di causa, approfondimento tecnico e la giusta attenzione per i costi: oggi non credo che siano sostenibili altri investimenti infrastrutturali impegnativi come quelli che hanno portato alla realizzazione della metropolitana in Città. Il quadro finanziario degli enti pubblici non lo sosterrebbe più, occorre quindi ragionare in modo molto pragmatico, puntando alla qualificazione o riqualificazione dell’esistente, sfruttando le massime sinergie possibili, ragionando in modo innovativo. Apprezzo il pensiero di Bragaglio sulla Val Trompia; i flussi di traffico attuali e il congestionamento viario della valle (accentuato dai ritardi di realizzazione dell’autostrada) giustificherebbero l’idea di estendere la Metropolitana in quella direzione. Credo però che i costi di realizzazione dell’opera siano talmente ingenti da non essere sostenibili oggi con i vincoli e i limiti esistenti. Altre opzioni invece sono meno onerose da percorrere e altrettanto interessanti in termini di bacino di utenza potenziale. Mi riferisco soprattutto all’idea già accarezzata dalla Giunta di centro destra (e anche approfondita in uno studio preliminare di fattibilità), di riqualificazione della tratta Brescia-Castegnato, utilizzando la rete ferroviaria della Brescia-Edolo che oggi è evidentemente sotto utilizzata. Fra i vantaggi di questa soluzione ci sono un tragitto e stazioni preesistenti (magari da sistemare) e l’opportunità interessante e attrattiva di unire alla metropolitana i quartieri a ovest della città fino a Castegnato, collegando una porta di ingresso a Brescia oggi congestionata e caotica. Per tutte queste ragioni, a mio avviso, l’attuale governo di Palazzo Loggia dovrebbe seriamente ragionare su questa opzione, procedendo con altre fasi di studio più approfondite, e cominciando a costruire sul tema anche alleanze istituzionali, oltre che un consenso di sistema, affinché si possano poi individuare modalità, percorsi e risorse. Non soffermarsi soltanto sulla rimostranze fini a se stesse circa le mancanze di risorse per il finanziamento della gestione della metropolitana, ma costruire sulle basi esistenti un progetto condiviso di sviluppo di lungo respiro.