E’ libero e, dopo 22 giorni ai domiciliari, non solo potrà uscire di casa, ma potrà anche tornare al lavoro visto che il Broletto (fino a oggi) non gli ha comunicato nulla di diverso. Questa la decisione del tribunale del riesame per P.B., funzionario della Provincia di Brescia che è stato indagatonell’ambito di una inchiesta della Procura su appalti e forniture per lavori pubblici realizzati dal Broletto a partire dal 2009.
Per lo stesso motivo l’11 aprile era stato arrestato (e liberato dal Gip dopo una settimana) anche M.G., imprenditore indagato per traffico illecito di rifiuti pericolosi e frode in forniture pubbliche. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Fabio Salamone e dal sostituto Claudio Pinto.
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