I magistrati che indagano sono tre, l’operazione è entrata nel vivo ieri con perquisizioni ed acquisizioni dei documenti riguardanti la vicenda. Al centro di tutto il comune di Capriolo e la locale caserma dei carabinieri, finiti nel mirino di Procura e Guardia di finanza per i loro stretti rapporti durante operazioni antidroga condotte sul territorio. In particolare pare che i magistrati stiano indagando sull’utilizzo da parte dei militari di vetture comunali, servite per condurre operazioni in incognito, in alcuni casi anche danneggiate e forse riparate a spese dell’amministrazione.
I reati ipotizzati sono quelli di falso e abuso d’ufficio. Smentite le voci circolate nel primo pomeriggio di ieri, riportate dal quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, che scrive la notizia, secondo le quali il sindaco Fabrizio Rigamonti era interessato da provvedimento cautelare. Per ora i magistrati vogliono semplicemente vederci più chiaro, e capire se sono state seguite tutte le procedure per il "prestito" dei veicoli. Inoltre sono sotto la lente i rapporti tra i carabinieri ed alcuni cittadini impiegati durante le operazioni antidroga.
(a.c.)
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