Ieri il consigliere Alessandro Sala (gruppo Maroni) è intervenuto in merito al progetto di legge 25: cioè modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2008(testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale) concernente i mercati rurali e la promozione dei prodotti tipici.
DI SEGUITO L’INTERVENTO
“Una sana alimentazione deve essere il nostro impegno continuo e costante, oggi ma soprattutto in futuro, con forza dobbiamo difendere la nostra agricoltura e le nostre produzioni. Un cambio di rotta, una svolta culturale indirizzata alle generazioni future, portare le produzioni tipiche nelle scuole significa insegnare ai nostri giovani il valore della nostra terra e valorizzare una solida identificazione culturale. Lalimentazione è parte di uno stile di vita, se puntiamo alla qualità e alla genuinità vinceremo grandi battaglie come quella della tutela del territorio e la salvaguardia dellambiente. Ecco perché la regione deve sostenere i mercati contadini , incentivare limpiego dei prodotti agricoli che seguono la stagionalità della terra nelle attività di ristorazione e nelle strutture ricettive, perché il significato di freschezza, il rispetto della minore distanza di trasporto nonché la qualità dei prodotti possano diventare davvero un valore aggiunto, pensando anche allappuntamento di EXPO 2015, ad un economia che vuole rinascere e crescere. I nostri contadini ci chiedono di guardar avanti e di saper affrontare le sfide che la globalizzazione ci presenta, a volte bisogna saper guardare vicino a noi e non sempre lontano, conosciamo nuovi mondi e sappiamo di culture agroalimentari di altri paesi, dobbiamo diventare noi stessi promotori orgogliosi delle nostre produzioni, non aver paura e osare, convincerci che si può fare, la grande distribuzione può convivere con le produzioni locali, anzi, saranno proprio le produzioni tipiche si qualità che ,se siamo bravi e laveremo con attenzione, potranno diventare un valore aggiunto allinterno delle catene commerciali. Se tutto va veloce dobbiamo essere svelti a non trovarci un giorno a rimpiangere ciò che abbiamo perso, il patrimonio agroalimentare della nostra terra.