Arresto Moretti, il sindaco Mazzatorta: “Solidarietà umana, ma non rispondo per la coscienza altrui”

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Commentare l’arresto di un amico, compagno di partito, e braccio destro nell’attività di governo della città non dev’essere stato facile per il primo cittadino di Chiari Sandro Mazzatorta. “Il dispiacere per la vicenda umana è grande – ha dichiarato al quotidiano Bresciaoggi – ma sono certo che Enio sarà in grado di difendersi dalle accuse con la tenacia e la serenità che ha mostrato in altre circostanze”.

Nel primo mandato di Mazzatorta, Moretti faceva parte della giunta in qualità di assessore ai Lavori Pubblici e fino a pochi mesi fa faceva ancora parte dello staff tecnico del sindaco. Ora, invece, il sindaco gli ha affidato la presidenza di Chiari servizi, la società di servizi municipalizzata in house del Comune. Mazzatorta si affretta a precisare, scanso equivoci: “Io non rispondo per nessuno perché ognuno ha la propria coscienza. Auguro però a Enio Moretti che l´inchiesta venga condotta nella massima correttezza e trasparenza. Resto certamente scosso. Specie se la mente va al recente arresto del sindaco di Montichiari e ancora all´odissea giudiziaria dell´assessore ai Lavori pubblici di Castelmella Mauro Galeazzi, finito in carcere e poi scagionato da ogni accusa, qualche interrogativo me lo pongo e qualche brivido mi viene, specie se penso che si trattava sempre di esponenti della Lega Nord”. Ma poi tiene a precisare: “ Non sto assolutamente alimentando la cultura del sospetto, anche perché nel caso di Moretti si tratta, da quanto ho capito, di vicende legate alla sua attività di imprenditore – e continua – Ribadisco la mia solidarietà a Moretti, sperando che non si sia messo in atto un tritacarne giustizialista come toccato in sorte a Galeazzi: una volta avviato, i danni non saranno mai più ripagati dall´eventuale assoluzione”.

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1 COMMENT

  1. Il Sindaco non risponde della coscienza altrui. Ci mancherebbe altro. Però è responsabile della scelta politica dei suoi collaboratori e risponde politicamente, non penalmente, del loro comportamento. . Si dovrebbe dimettere in ragione delle sue relative responsabilità politiche, non per quelle penali, di cui non è responsabile per atti altrui. . In un paese normale si farebbe cosi. Ma non siamo in Germania in cui un viceministro è stato mandato a casa dal suo ministro. Motivo del licenziamento : aveva chiesto per sé una automobile più grande, che non gli spettava.

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