Imputati assolti perché il fatto non è previsto dalla legge come reato. E il fatto in questione è la coltivazione di quattro piante di Cannabis, circostanza che periodicamente mette nelle grane diversi bresciani (tanto che qualche buontempone o qualche attivista del fronte per la legalizzazione aveva anche pensato di collocare una pianta in un’aiuola del centro storico della città). È quanto emerge dalla sentenza 1176/13, pubblicata dal tribunale di Ferrara che dice: “Vanno esenti da censure, all’esito del rito abbreviato, i due giovani arrestati perché coltivano in casa quattro piantine di canapa fra i quaranta e i sessanta centimetri ciascuna. Se infatti il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è rappresentato dall’ordine e dalla sicurezza pubblica, non possono risultare irrilevanti elementi come il numero delle piante, la destinazione a uso personale dello stupefacente e il luogo di detenzione della sostanza in un appartamento, dunque luogo non accessibile al pubblico”. La vicenda riguardava due ragazzi che avevano comprato semi e attrezzature in negozio dopo essersi documentati tramite internet su come coltivarli. I due erano stati arrestati dai carabinieri due settimane fa in seguito a una perquisizione domiciliare.
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