(a.c.) C’è chi in gita scolastica va a Barcellona, o Parigi o Praga. Tra loro c’è chi ci va solo per fare una vacanza, solo per stare fuori con gli amici di sera, solo per fare baldoria. C’è anche però chi, con i propri insegnanti, sceglie una "gita" diversa, che sarebbe meglio definire viaggio. Ad esempio i 400 studenti che ieri sono partiti da Brescia a bordo del "Treno per Auschwitz".
Un lungo percorso di 1.146 chilometri alla volta del campo di sterminio nazista più celebre. L’iniziativa promossa per il nono anno da "Officina Memoria", con il supporto di Cts, porterà in Polonia 400 studenti di istituti superiori della città ma anche di scuole della provincia, di Palazzolo e di Breno, per esempio. A bordo, dove "radiotreno" trasmette informazioni e intrattiene i viaggiatori, i ragazzi non stanno con le mani in mano: sono numerosi gli incontri ed i laboratori grazie ai quali gli studenti si preparano all’esperienza della visita del campo di concentramento.
Un viaggio a ritroso nel tempo fino agli anni 40, ma proiettato verso il futuro, verso la costruzione di un mondo dove queste cose non devono più trovare spazio.
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