Con un comunicato il Pd della zona sud di Brescia torna ad occuparsi di via Cremona e analizza la sua trasformazione dopo quattro anni di governo di centro-destra.
Di seguito il testo integrale del comunicato:
“In relazione alle proteste che in queste giorni si vanno intensificando nel quartiere di Vie Cremona per l’imminente apertura di una sala giochi e nel sottolineare a nostra volta l’inopportunità di tale iniziativa, rileviamo una tendenza allo scadimento generale del quartiere medesimo, a nostro avviso diretta conseguenza delle scelte a suo tempo operate dall’amministrazione con la revisione della viabilità e l’abolizione della corsia Lam. Ci era stato detto infatti che tale scelta avrebbe significato il rilancio, sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per la qualità di vita dei residenti. A distanza di quattro anni constatiamo invece un progressivo deterioramento: nessuna vera nuova opportunità si è verificata per la vita commerciale che, al contrario, risulta invece ulteriormente scaduta per l’abbandono di insegne storiche parallelamente all’insediamento di attività evidentemente non di prima qualità di cui la sala giochi sarebbe solo l’ultima espressione in ordine di tempo. I servizi ai cittadini già presenti in luogo sono stati smantellati: dall’ufficio decentrato dell’anagrafe (era il più utilizzato della città), alla nuova destinazione dei locali della ex settima circoscrizione, date in gestione solamente a svariate associazioni d’arma, contro le quali nulla abbiamo, ma senza tenere in minimo conto la richiesta che veniva dagli anziani di istituire un centro diurno per le loro esigenze, nonostante già previsto dal vecchio e nuovo piano di zona e nonostante le richieste pervenute corredate da oltre 500 firme: sarebbe bastato così poco. Sottolineiamo infine, come del resto è stato fatto anche dal parroco della chiesa di S.Maria Vittoria, della trasformazione in senso totalmente negativo della viabilità che oggi appare pericolosa, poco funzionale e con un alto tasso di inquinamento in una condizione ambientale generale di gran lunga tra le peggiori della città. Vediamo così purtroppo confermate le critiche e i dubbi che il PD aveva espresso fin dall’inizio sui danni che tali scelte avrebbero creato e che avrebbero potuto in parte essere mitigate se si fosse accettato il confronto con noi e non solo con alcuni cittadini, non comunque rappresentativi delle opinioni della maggioranza dei residenti o di alcuni esponenti di categoria che definirono allora “curiose” le nostre opinioni. Posizioni che il PD del quartiere si impegna comunque a rilanciare anche nei confronti della futura amministrazione, a prescindere dal suo segno politico, sperando che si possa, finalmente giungere ad un confronto costruttivo con i residenti e non al semplice “pagamento” di cambiali elettorali.
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