Il ruggito di Casali: “Incomprensibili le parole di Bettoni e Molgora. Falsificare i fatti non aiuta la Mille Miglia”

0

Alessandro Casali, Presidente del Comitato Organizzatore che ha gestito la Mille Miglia negli ultimi cinque anni, risponde  a quanto sostenuto ieri dal Presidente della Camera di Commercio di Brescia e della Provincia di Brescia. Questa la nota integrale.

 

“In cinque anni abbiamo reso la Mille Miglia talmente grande che adesso c’è la corsa per impossessarsene, anche da parte di chi prima neanche la prendeva in considerazione.     

Ve la ricordate la Mille miglia di sei anni fa? Un evento per addetti ai lavori, un po’ impigrita, la stessa gestione per venticinque anni e con un’ immagine  appesantita da vicende giudiziarie. Oggi è un nome internazionale, con una fama cresciuta in tutto il mondo, un veicolo straordinario per Brescia.  Questo lo sanno tutti, e lo hanno dichiarato tutti, a partire dagli esponenti del Comune, dal sindaco agli assessori, fino al presidente di Federalberghi Lombardia, Paolo Rossi, per il quale  “la Mille miglia  è diventata il più grande strumento di promozione per il territorio di Brescia e della provincia”.

Leggo dichiarazioni incomprensibili, come quella del Presidente della Camera di commercio che dice di aver dato 500 mila euro senza aver visto i risultati. Forse, preso da tanti impegni, non si ricorda che quei soldi, dati solo per i primi tre anni, sono stati solo una minima parte di ciò che abbiamo speso per un processo di marketing territoriale e di internazionalizzazione  della Mille miglia e di Brescia che nessuno si era mai neanche sognato. Con i road show internazionali abbiamo portato Brescia e le sue eccellenze (raccontate con film, documenti, presentazioni) in USA, Cina, Russia, Brasile, Emirati, Sudafrica, Europa. Sedici tappe a cui hanno partecipato centinaia di giornalisti internazionali e circa 4mila ospiti tra imprenditori, istituzioni, opinion makers. Per la prima volta la Mille Miglia e il suo territorio sono state al centro di missioni internazionali di Governo. Noi abbiamo creato con Mille miglia un palcoscenico internazionale per le imprese bresciane, spettava ala Camera di Commercio utilizzarlo al meglio. Ma questi sono fatti, e  spesso i fatti sono scomodi.

Leggo addirittura che ora la Mille Miglia tornerebbe alla città di Brescia e che deve durare tutto l’anno. Fa un po’ sorridere. Prima la Mille miglia durava tre giorni, ora davvero dura tutto l’anno, a favore di Brescia. Le dichiarazioni di pochi giorni fa del sindaco lo confermano.  Un esempio su tutti. La Notte Bianca della Mille miglia: chi l’ha inventata, voluta e finanziata? L’ultima Notte Bianca ha avuto dal Comune 30 mila euro a fronte di oltre 160 mila euro di costi  coperti interamente dalla Mille Miglia.  A vantaggio di chi, presidente Bettoni?  Si sono riempiti i ristoranti, i bar, i negozi.  È un vantaggio per la città o per il Comitato Organizzatore? La risposta non è difficile, presidente. E quando mai prima il legame con la città si era espresso in maniera così forte e viva?

Un’altra domanda facile: quando mai i media dedicavano alla Mille miglia spazi così grandi? Ma il presidente Molgora ha visto in tv solo Roma. A parte che dovrà rivedersi un po’ di servizi (glieli diamo noi se vuole) dove la Leonessa è sempre protagonista,  ma possibile che non capisca che 40 mila persone a Roma hanno reso omaggio alla Mille miglia e a Brescia dandogli ulteriore visibilità? Certo, nelle gestioni precedenti il “giro di boa” a Roma emozionava solo qualche vigile urbano. È questo che si vuole?   E le istituzioni che ora, giustamente e finalmente, dicono di voler fare squadra perché non l’hanno mai fatto prima?  E perché fanno finta di scordarsi che siamo stati noi a coinvolgerle, anche a fatica, sin dall’inizio? In più il presidente Molgora dimentica un piccolo dettaglio: in cinque anni la Provincia non ha mai dato un euro per sostenere la Freccia Rossa, che ora invece considera importantissima. Ha ragione, ora lo è.  

Uno degli slogan che abbiamo sempre usato è “ Da Brescia nel mondo”.  Chi è che vuole riportarla ad essere  “ da Brescia nel bresciano”?

La città deve sapere chi ha costruito la Mille miglia come è oggi, chi l’ha fatta diventare, in pochi anni, questo patrimonio straordinario. E’ proprio perché ci siamo riusciti che ora tutti vogliono gestirla, prima non ne valeva la pena. Che poi ora tutti si ritrovino miracolosamente uniti ha una spiegazione facile: come diceva Flaiano “gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori”.  Ma che almeno lo facciano rispettando le persone e la realtà dei fatti.  E soprattutto i cittadini di Brescia”.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Le dichiarazioni dei politici, dei parapolitici e dei loro sodali vanno nella direzione prevista, cioè quella del ridimensionamento di un’ opportunità d’immagine ed economica nel segno di un presunto ritorno alle origini. Della serie: come farsi del male da soli. Vedrete da chi saranno composti i vertici strategici, gestionali ed organizzativi e poi ci risentiremo.

  2. Non sono un appassionato, ma da osservatore esterno e distaccato devo dire che la visibilità della manifestazione in questi anni ha avuto un incremento sostanziale, chi lo nega è evidentemente in malafede. Quindi mi sento di applaudire l’organizzazione (poi sul piano sportivo agonistico magari ci sarebbe da discutere, ma non ho le necessarie competenze per muovere critiche a riguardo)

  3. Che dire: non è facile dare ragione a non Bresciano, ma ce l’ha proprio tutta! Ora che la MM è diventata quello che è, grazie a Casali & C., ecco che arrivano i politici e i soliti trafficoni locali per ridurla ad un giochino di quartiere a loro uso e consumo! Per il bene dei bresciani, facciamo tornare il non bresciano…

  4. Se gli organizzatori futuri, bresciani o no manterranno o miglioreranno ancora gli standard della manifestazione tanto di cappello. Ma sminuire i risultati della gestione degli ultimi anni mi pare inelegante e assolutamente fuori luogo

  5. ai sostenitori dell’organizzazione di questultimo quinquennio , prima di parlare fate 2 conti ( reperirli in rete e’ semplicissimo ) forse poi capirete perche’ i genovesi la rivogliono per altri anni . In quanto al marketing e’ tutta aria fritta cioe’ vuol dir nulla . E’ sempre stata una corsa per pochi eletti non per le masse , provate andare nelle favelas di Rio o di Soweto e chiedete se conoscono questa corsa , mi sembra quella famosa pubblicita’ di 40 anni orsono sui baci al cioccolato ( senza menzionare la marca ) , i piu’ venduti negli aeroporti di tutto il mondo …si peccato che bastava andare a nord del solo canton ticino che non sapevano manco cos’erano .

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome