Sono sempre più ravvicinati i tempi che condurranno alla messa in esercizio della metropolitana leggera automatica di Brescia, scadenza che ravvicina anche progettazione e realizzazione delle opere complementari, le nuove opere pubbliche che si snoderanno lungo 17 aree cittadine costituendo letteralmente i contorni dei siti Metrobus.
Si tratta, complessivamente, del ridisegno trasversale di unimportante porzione della città. Lesito delle trasformazioni sarà infatti tale da mutare limmagine urbana e la struttura funzionale di diversi quartieri, rimettendo in gioco oltre che lintero sistema dei trasporti pubblici e, più in generale, della viabilità, anche il valore stesso delle aree e degli immobili lungo il tracciato della metropolitana.
A tal proposito, per offrire un approfondito strumento di consultazione sullargomento, verrà presentato agli organi di informazione un libro curato dallassessore ai lavori pubblici Mario Labolani dal titolo semplice e significativo: Opere Complementari Metrobus, che illustra le linee guida delle opere suddette che verranno edificate. Una raccolta di documenti, tavole e immagini assai interessante in grado di illustrare il lavoro di progettazione elaborato nel tempo e che a breve troverà concretizzazione con limminente avvio dei cantieri.
fare una guida per evitare gli ingorghi in zona ospedale civile per chi viene da nord?
Le opere complementari erano il vero obiettivo ascosto, per chi non lo sapesse, della realizzazione del Metrobus. L’idea geniale e faraonica fu di Ettore Fermi, il deus ex machina indiscusso della storia politica bresciana degli ultimi cinquant’anni. Leggete on-line il suo progetto iniziale e capirete tutto, lo dice lui, lì sta il vero business, la polpa e non le ossa. E sapete chi è in pole position per fare oggi il Presidente di Brescia Metro: sempre lui, Ettore Fermi, la levatrice del progetto. Fortunato davvero, dopo la caduta di Paroli, tornerà serenamente ai fasti operativi dell’era corsiniana.
sempre presente Piergi,con una lettura ben assestata. Però sono questi che si mettono la medaglia,pensando di essere loro i grandi padri delle idee….(peccato) altrui. invece di farsi il solito libro a spese dei contribuenti( ma vedrai che con una idea fulminea se lo farà sponsorizzare,cosi ci costerà una variantina) tirano fuori dal cappello l’idea del castello…. fatato di cultura….come se non vi fosse S.Giulia ora patrimonio Unesco e non riescono a far decollare un progetto organico sulla Città….ma arriva il conto anche per loro .
speriamo che arrivi presto il conto anche per loro, avrebbero già dovuto dare le dimissioni a parer mio da tante ne hanno sbagliate in 4 anni