Comuni bresciani in rivolta contro la riattivazione della tesoreria unica introdotta dal ”decreto liberalizzazioni” del governo Monti. L’Unione dei comuni della Valtenesi (Manerba, Moniga, Padenghe, Polpenazze e Soiano sul lago) hanno impugnato al Tar di Brescia il cosiddetto ”decreto Monti”, richiedendo alla Seconda sezione del tribunale amministrativo bresciano di sospendere immediatamente i suoi effetti.
I comuni del Garda hanno anche chiesto che la norma del decreto che riattiva la ”tesoreria unica” venga sottoposta all’esame della Corte costituzionale, per verificare che non violi alcuni commi degli articoli della Carta che regolano l’organizzazione degli uffici pubblici, i vincoli derivanti dalla potestà legislativa dello Stato e l’autonomia finanziaria degli enti locali.
Il responso del presidente della Seconda sezione del Tar, Giorgio Calderoni, e’ arrivato con un decreto datato 12 aprile: l’istanza cautelare d’urgenza e’ stata respinta, negando il blocco dei versamenti alla ”tesoreria unica” richiesto dai comuni ricorrenti. Ogni decisione e’ stata rinviata alla Camera di consiglio collegiale che si terra’ il 9 maggio prossimo.
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