Sfratti e affitti in nero, il Sunia-Cgil apre uno sportello dedicato agli inquilini
E sempre più difficile per le famiglie bresciane colpite dalla crisi riuscire a pagare laffitto di casa, tantè che negli ultimi due anni il numero degli sfratti ha subito unimpennata preoccupante, quasi 2 mila nel 2010 e 1.800 nel 2011. E il nuovo anno non promette di certo bene. Tra brescia e provincia infatti sono già stati 481 nel primo trimestre. Unemergenza abitativa che il Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari (Sunia) della Cgil definisce inquietante, dato che nel 98 per cento dei casi gli sfratti avvengono per morosità. Morosità che nella maggior parte dei casi è incolpevole, dovuta cioè al peso della crisi e della disoccupazione sulle famiglie bresciane o straniere residenti nella nostra provincia. Il Comune di Brescia ha tentato di tamponare lemergenza con un piano di aiuti studiati ad hoc, ma i requisiti di accesso sono talmente ristretti che sono pochi le famiglie che riescono a beneficiarne, così come i proprietari di casa che accettano la mediazione, dichiara Oliviero Girelli della Cgil di Brescia. Altra piaga da sanare sono i contratti di affitto in nero che, oltre a togliere denaro dalle casse pubbliche, non garantiscono alcuna tutela agli inquilini locatari. Secondo il Sunia la soluzione potrebbe essere quella di convincere gli inquilini a denunciare il contratto daffitto in nero, così da ottenere importanti vantaggi economici ai danni del proprietario di casa. Ma sono pochi quelli che hanno il coraggio di arrivare fino in fondo, spesso bloccati dalla paura di perdere la casa in cui vivono. Per ovviare alla difficoltà Sunia-Cgil ha promosso una campagna di sensibilizzazione intorno a questo fenomeno mettendo a disposizione propri sportelli per un consulto su come poter gestire e risolvere il problema