Le Poste vendono immobili. Anche a Brescia. E subito infuria la polemica. Nel bando d’asta per la vendita, infatti, viene indicato che a comprare possono essere soltanto i cittadini italiani. Dunque vengono esclusi gli immigrati, anche quelli in regola con il permesso di soggiorno (che ogni anno proprio alle poste versano 12 milioni e mezzo di euro per i rinnovi) e residenti in Italia da anni. Una decisione che ha subito suscitato la reazione della Cgil di Brescia e dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), che hanno già presentato una doppia denuncia (alle Poste e al ministero per le Pari opportunità), accusando Poste italiane di aver compiuto un "atto discriminatorio".
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