Il Comune di Brescia ha fatto rinascere l’Unione Sovietica. E’ questa la battuta che viene spontanea apprendendo il caso – riferito da Bresciaoggi – di una 34enne moldava di nove Diana Barsa, che da otto anni vive in Italia con il marito. Sulla carta d’identità rilasciata dall’anagrafe comunale alla donna e al marito, infatti, compare ancora come stato di nascita l’Urss. Un “errorino” che però sta procurando alla donna non poche grane, visto che sugli altri documenti (permesso di soggiorno, passaporto, codice fiscale e via dicendo) viene correttamente indicato come luogo di nascita la Moldavia. E la discrepanza provoca spesso intoppi burocratici. L’anagrafe – ha riferito la donna – si sarebbe giustificata dicendo di aver riportato quella dicitura poiché la giovane è nata prima del 1991. Ma nel Comune di Rodengo Saiano, dove abita la madre, usano criteri ben diversi. Insomma: a quanto pare la Loggia è uno degli ultimi baluardi del comunismo reale nel Bresciano….
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